Pedagogia
Le scuole di abaco
Non c'è dunque da meravigliarsi se l'affermarsi del calcolo indiano non segue immediatamente la pubblicazione del Liber abaci, e anzi si dovrà attendere quasi un secolo prima che l'efficacia e la semplicità dei nuovi metodi di notazione e di calcolo prendano il posto dell'ingombrante scrittura con le cifre romane e delle macchinose operazioni necessarie con esse. Ad approfittare del nuovo algoritmo sono soprattutto i mercanti, i cui traffici in quel periodo stavano uscendo dalla dimensione locale per acquistare un'ampiezza che in molti casi richiedeva tecniche di calcolo e di registrazione più complesse e sicure. Di qui la necessità di apprendere le principali nozioni d'abaco, e di conseguenza la nascita di scuole apposite, in cui esse venivano insegnate.
Fino dal loro primo apparire, le scuole d'abaco si configurarono generalmente, accanto alle scuole di grammatica, come un livello di studi medio, che faceva seguito ad un primo ciclo scolastico elementare in cui i ragazzi imparavano a leggere e scrivere in latino e volgare . Mentre la scuola di grammatica era dedicata all'approfondimento della grammatica latina ed allo studio delle lettere, della retorica e della logica, la scuola d'abaco era riservata all'apprendimento della matematica e aveva in prevalenza lo scopo di preparare all'esercizio di attività mercantili, commerciali e artistiche; veniva comunque frequentata anche da ragazzi di famiglia nobile e da chi desiderava proseguire gli studi per intraprendere poi una professione
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