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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

Psicologia

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Vygotskij L'idea centrale della prospettiva di Vygotskij è che lo sviluppo della psiche è guidato e influenzato dal contesto sociale, quindi dalla cultura del particolare luogo e momento storico in cui l'individuo si trova a vivere e che provoca quindi delle stimolazioni nel bambino, e si sviluppa tramite "strumenti" (come il linguaggio ) che l'ambiente mette a disposizione. Per Jean Piaget la pressione dell'ambiente non ha effetto sul sistema nervoso (il bambino impara interagendo da sé sugli oggetti) mentre per Vygotskij è l'ambiente culturale a consentire lo sviluppo cognitivo. Il salto qualitativamente superiore delle abilità cognitive avviene secondo Vygotskij tramite età stabili ed età critiche, la relazione fra queste consente lo sviluppo cognitivo. Le età stabili sono quei periodi di vita in cui i cambiamenti sono minimi ma che con l'accumularsi portano alla creazione di età critiche che consentono il passaggio allo stadio

Psicologia

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Sviluppo cognitivo   Quando si parla di sviluppo cognitivo si è soliti riferirsi al progressivo evolvere delle capacità intellettive che variano durante tutto l’arco della vita, mutando e perfezionandosi. Quindi, più nel dettaglio, lo sviluppo cognitivo consente di acquisire informazioni dall’ambiente per immagazzinarle, attraverso rappresentazioni mentali, che permettono di essere utilizzate in momenti successivi della propria esistenza. Le conoscenze acquisite durante l’interazione con l’ambiente esterno, sono costruite dal bambino, fin da dalla nascita, e sono arricchite con il procedere dell’età, sia quantitativamente sia qualitativamente. Esistono tappe diverse di acquisizione di capacità mentali per ogni fase di sviluppo. Si individua in questo caso un circolo che inizia e si chiude con il depotenziamento o involuzione delle capacità cognitive, che coincide con la nascita e l’invecchiamento dell’individuo, che raggiunge il picco massimo di acquisizione d

Pedagogia

 L'affermazione dell'Umanesimo   Se ricerchiamo i motivi che permisero al Tardo medioevo di trasformarsi in Umanesimo prima e poi in Rinascimento si giunge aduna conclusione: un ritorno alle origini, o meglio al valore antico e primario della Renovatio. Tra il 14^ e il 16^ secolo dilaga sempre di iù una condizione generale di disagio, che via via si estende agli stili di vita, ai modi di vivere e pensare ed anche ai rapporti con la natura e la vita sociale. Lo sviluppo accelerato delle città e il delinearsi di u capitalismo borghese contribuiscono all’affermazione di un nuovo tipo di uomo:, che è in realtà in netta distinzione con passato: egli infatti eleva la propri dignità, crede nella regione e nell’intelletto, ricerca la verità e avvertendo i limiti ella cultura ritorna al passato cercando antichi testi per renderli attivi; l’uomo borghese ama e celebra la bellezza , esalta la vita attiva e la partecipazione alla vita politica e riconosce anche l’utilità d

Antropologia

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Levi-Strauss Il fondatore dello strutturalismo è Claude Levi-Strauss (1908 - ). È uno degli intellettuali più importanti del panorama culturale europeo del nostro tempo. Ha pubblicato diverse opere fondamentali tra le quali: “Le strutture elementari della parentela”. Levi-Strauss compie una serie di viaggi nell’Amazzonia centrale, in cui incontra e studia gli indiani nambikwara, caduceo  e bororo. Di lì nascono i suoi interessi per la parentela. Gli interrogativi fondamentali che hanno animato la sua riflessione sono: quali sono le strutture di pensiero che danno ordine al mondo? (egli si convince che vi sono delle strutture comuni a tutto il genere umano sebbene siano riempite di contenuti diversi). In che modo l’uomo riesce a controllare il caos? (l’esperienza del mondo è sempre un’esperienza caotica, di una realtà eterogenea e disordinata e l’uomo ha bisogno di ordinare questa esperienza per vivere socialmente. Il linguaggio è il primo modo per dare ordine

Antropologia

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Alfred R. Radcliffe-Brown Antropologo sociale inglese. Partendo dall'analogia tra sistema sociale e organismo biologico, propose un modello funzionalista della società mirato a spiegare le interconnessioni tra le strutture e i processi della vita sociale attraverso la classificazione delle strutture sociali, la descrizione del modo in cui esse operano e l'analisi della genesi di nuovi tipi di strutture. Secondo R.-B. la funzione di ogni attività ricorrente risiede nel contributo che essa fornisce al sistema sociale globale. Fu fortemente influenzato dalle teorie sociologiche di E. Durkheim e W. H. Rivers e sotto alcuni aspetti anche dalla psicologia di W. McDougall. Particolarmente importanti per lo sviluppo di un'antropologia scientifica sono i suoi studi metodologici, in cui è avvertibile, per l'insistenza sul ruolo del metodo induttivo, l'influenza della filosofia della scienza di W. Whewell . Contro l'approccio storico proprio degli ev

Antropologia

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Franz Boas Un paradigma alternativo all’evoluzionismo è il particolarismo storico, che ha come suo principale rappresentante Franz Boas (1858-1942). Egli critica le teorie degli evoluzionisti, che riconosce in alcuni casi come apertamente razzisti. Critica inoltre il “metodo comparativo” e l’ idea che esistano delle “leggi universali” dello sviluppo”. Boas sottolinea l’importanza della ricerca sul campo e influenza profondamente in questo senso l’antropologia americana. Il lavoro sul campo, che mira alla comprensione di società particolari, della loro storia, dei loro tratti culturali, delle loro caratteristiche. Il particolarismo storico ha prodotto importanti e ricche descrizioni etnografiche, ma ha contribuito in misura minore allo sviluppo della teoria. Inoltre Boas privilegia, come informatori, gli specialisti e gli anziani e questo produce una visione statica delle culture.

Antropologia

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Bronislaw Malinowski   La prospettiva inaugurata da Malinowski, che si identificherà con ciò che più tardi sarà chiamato funzionalismo, risulta dalla scomparsa di ogni interesse per  la ricostruzione storica delle società del passato secondo un’evoluzione lineare  e, dall’urgenza dell’indagine sul presente a partire dalla presa in considerazione della singolarità e della specificità di ogni cultura studiata. L’idea è che uno studioso penetra in una società omogenea, preservata da ogni influenza esterna per diventare l’interprete autorizzato. Con Malinowski si assiste ad un reale sconvolgimento dello sfondo filosofico dell’antropologia. Tutti gli uomini sono uguali, ma diversi, e tutte le diversità sono uguali: potrebbe essere questo il motto di Malinowski e dei suoi discepoli. Malinowski, in effetti, pone come esigenza fondamentale dell’indagine antropologica, l’autonomia e la specificità di ogni configurazione culturale. Già Freud e la psicanalisi sono già insorti

Sociologia

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 Emilie Durkheim   Per poter dare spessore e rilevanza alla sociologia, prima di allora non ritenuta importante, Durkheim si concentrò molto sulle strutture sociali , il loro ruolo nella società e nel dimostrare l’influenza che queste esercitano sui singoli attori affinché la disciplina sociologica fosse stata validata e ottenesse un riconoscimento scientifico. Oggetto di studio della sociologia per Durkheim erano pertanto i “ fatti sociali “, che per il sociologo francese “ consistono in modi di agire, di pensare e di sentire esterni all’individuo, eppure dotati di un potere di coercizione in virtù del quale si impongono su lui. Con o senza il suo consenso “. Essi prevalgono i singoli e contemporaneamente li attraversano proprio come se avessero una propria esistenza e una propria indipendenza. Sono dunque fenomeni sociali che non si possono spiegare ricorrendo all’analisi di molteplici casi singoli e psicologici ma sono il risultato delle interazioni umane e si poss

Sociologia

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 Karl Marx   Il pensiero di Karl Marx è un pensiero distintivo un quanto non si limita alla dimensione puramente filosofica, sociologica o economica, ma verte nell’analisi globale della società e della storia includendo l’intero asse strutturale e sovrastrutturale del capitalismo , ossia il mondo borghese nella molteplicità delle sue espressioni. Le influenze culturali che stanno alla base del marxismo sono essenzialmente tre: la filosofia classica tedesca (da Hegel a Feuerbach); l’ economia politica borghese (da Smith a Ricardo); il pensiero socialista (da saint-Simon a Owen). Il punto di partenza del pensiero di Marx è la scissione moderna fra Stato e Società civile. Nella polis greca infatti non vi era distinzione fra sfera individuale e sfera sociale e quindi fra società e Stato. Nel mondo moderno, invece, l’uomo è costretto a vivere due vite: una in “terra” come borghese, nell’ambito dell’egoismo e degli interessi particolari della società civile, e l’altra i

Sociologia

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 Rivoluzione industriale   La Sociologia nasce, si sviluppa e si radica in un contesto rivoluzionario. Non è scindibile il ruolo della Sociologia, per esempio, in un contesto qual è quello della Rivoluzione francese, o quello della rivoluzione industriale. Cominciamo col dire che la Sociologia nasce in Francia, si sviluppa in Inghilterra e si radica in Germania ed adesso spiegheremo anche il perché. Già dal diciassettesimo, diciottesimo secolo, in Germania si assiste ad una rivoluzione culturale senza eguali, quella dell'illuminismo, che porta con sé i caratteri della libertà, dell'uguaglianza sociale, della giustizia, della laicità, della scienza ( soprattutto ) ma anche dei diritti umani. Tutto ciò grazie a filosofi illustri quali Kant, Fichte e Schelling. Tali valori vengono fatti propri dalla Rivoluzione francese , 1789, che offre il teatro "occasionale" per un primo impatto con la società che si emancipava attraverso lo strumento della rivol

Sociologia

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Jean-Jacques Rousseau J.J. Rousseau nasce nel 1712 a Ginevra e rappresenta la generazione avanzata del “secolo dei lumi”. (aveva 3 anni quando morì il dispotico Luigi XIV (1715) mentre Voltaire ne aveva 21, ed era già rinchiuso alla Bastiglia per le sue idee). Con Rousseau, invece, si entra in una seconda fase del pensiero illuminista, in cui l’elemento razionalista viene a convivere obbligatoriamente con il recupero del sentimento e di alcuni elementi che fecero del filosofo ginevrino un precursore del pensiero romantico. Non c’è più una fede nel progresso e nella scienza anzi, recuperando autori classici (da Plutarco a Seneca) si accusano le arti e le conoscenze scientifiche di aver provocato la corruzione dell’uomo che, invece, nel suo stato di natura (condizione mai esistita realmente in un preciso momento storico) viveva in una sorta di “età dell’oro” in cui poteva godere

Sociologia

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Montesquieu Nato in Francia nel 1689 da rilevante famiglia di giuristi, Charles Louis barone de Montesquieu seguì le orme familiari. Fu inoltre filosofo, storico e sociologo. Tanto da considerarsi come il pioniere della attuale democrazia. Nonché della separazione dei poteri . Mentre si formava, si interessò profondamente alle scienze naturali ed alla fisica. Tenne diversi dibattiti presso l'università di Bordeaux, nei quali mostrò i suoi più importanti trattati. Questi vertevano in modo particolare sulle scienze anatomiche, botaniche e fisiche. Il suo pensiero sociologico si basava sull'equilibrio dei poteri politici. Egli li catalogò in legislativo, esecutivo e giudiziario, di modo che si eludesse la prevalenza di uno solo di essi. Ciascuno dei tre poteri doveva dividersi dagli altri due. Anche la gestione doveva avvenire tramite soggetti diversi, per una totale garanzia di buon governo di uno Stato. Ed anche per rispettare le libertà fondamentali. PE