Sociologia
Rivoluzione industriale
Già dal diciassettesimo, diciottesimo secolo, in Germania si assiste ad una rivoluzione culturale senza eguali, quella dell'illuminismo, che porta con sé i caratteri della libertà, dell'uguaglianza sociale, della giustizia, della laicità, della scienza ( soprattutto ) ma anche dei diritti umani. Tutto ciò grazie a filosofi illustri quali Kant, Fichte e Schelling. Tali valori vengono fatti propri dalla Rivoluzione francese, 1789, che offre il teatro "occasionale" per un primo impatto con la società che si emancipava attraverso lo strumento della rivoluzione. Sono Comte e Saint Simon i protagonisti di questo primo periodo che sanciscono la nascita della sociologia. Attraverso i loro studi della società riescono a definire una prima immagine della stratificazione sociale e delle cause possibili che hanno portato a tale rivoluzione. É questo il teatro della rivoluzione politica che è il cardine della prima sequenza natale della Sociologia in quanto tale rivoluzione offre il taglio con il passato ( l'abbandono dell'Ancien Régime ), la possibilità al popolo di emanciparsi ( attraverso gli ideali illuministi ) ma soprattutto offre un nuovo modo di vedere la società. La società, il popolo, passa da una condizione aristotelica di grezzo ed ignorante, si evolve, e diviene il garante del potere, nasce la Democrazia moderna.
Contemporaneamente in Inghilterra avveniva un'altra grande rivoluzione che avrebbe dato un forte contributo allo sviluppo della disciplina gettando le basi per una maggior analisi sociale: è il caso della rivoluzione industriale. La rivoluzione industriale ha stabilito un nuovo punto di vista della Sociologia in quanto si è potuto toccare con mano tutta una serie di tematiche e temi che, non solo sociologi ma anche letterati e filosofi, hanno scosso e smosso radicalmente l'uomo. Il maggiore protagonista è l'industria, studiata a fondo dai sociologi in cui vedevano la trasformazione capitalistica della "natura". Qui si assiste ad un primo schematismo per la descrizione della società; tutto veniva esaminato in base alle conseguenze che ne derivavano sul modo di vivere delle persone che col repentino trasformarsi della natura vedevano l'ancor più repentino trasformarsi delle città stabilendo una sorta di gerarchia tra città e periferia, la prima avanzata e progredita la seconda più povera e non idustrializzata. Tale gerarchia si rifletteva anche sulla fasce della popolazione, da un lato i cittadini e dall'altro lato i contadini; a sua volta poi i cittadini erano sottoposti a diverse gerarchie quali quella del datore di lavoro, possessore della proprietà della fabbrica ( quindi dei mezzi di lavoro ) e dall'altra parte gli umili operai, subordinati dalle volontà del loro datore di lavoro; e così via. Si comincia a determinare il capitalismo industriale, tema ripreso poi da Karl Marx nelle sue opere postume.
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