Alfred R. Radcliffe-Brown
Antropologo sociale inglese.
Partendo dall'analogia tra sistema sociale e organismo biologico,
propose un modello funzionalista della società mirato a spiegare le
interconnessioni tra le strutture e i processi della vita sociale
attraverso la classificazione delle strutture sociali, la descrizione
del modo in cui esse operano e l'analisi della genesi di nuovi tipi di
strutture. Secondo R.-B. la funzione di ogni attività ricorrente risiede
nel contributo che essa fornisce al sistema sociale globale. Fu fortemente influenzato dalle teorie sociologiche di
E. Durkheim e W. H.
Rivers
e sotto alcuni aspetti anche dalla psicologia di W. McDougall.
Particolarmente importanti per lo sviluppo di un'antropologia
scientifica sono i suoi studi metodologici, in cui è avvertibile, per
l'insistenza sul ruolo del metodo induttivo, l'influenza della filosofia
della scienza di
W. Whewell.
Contro l'approccio storico proprio degli evoluzionisti e diffusionisti,
R.-B. si pose l'obiettivo di considerare i fenomeni sociali alla stessa
stregua dei fatti naturali, nell'intento di rendere possibile la
scoperta di leggi obiettive mediante operazioni di ricerca, comparazione
e verifica empirica. Distanziandosi in maniera netta dal funzionalismo
di
B. Malinowski,
R.-B. pone l'accento non tanto sul concetto di «cultura», oggetto delle
riflessioni di Malinowski, quanto sul concetto di «struttura sociale»,
muovendosi in direzione piuttosto di un'antropologia sociale comparata
che di un'antropologia culturale. Pur accettando il concetto di
funzione, la sua impostazione teorica mette particolarmente in luce
quello di struttura, concependo la società come un sistema di elementi
interdipendenti, funzionalmente connessi a fini di integrazione e
adattamento. Una particolare struttura sociale sarebbe infatti
concepibile, secondo R.-B., come un sistema di relazioni in cui
interessi e valori individuali sono integrati e adattati in un quadro di
valori sociali realizzati in norme istituzionali.
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