Sociologia

La sociologia e la società industriale avanzata


Charles Wright Mills nasce a Waco, in Texas, il 28 agosto 1916. Sociologo di fama internazionale, considerato da alcuni uno dei maggiori del nostro tempo, ogni sua opera sollevò accese polemiche e scandalo specialmente negli Stati Uniti, la cui società fu esaminata con grande profondità nella sua analisi. Le sue produzioni sulla classe media americana e sulle strutture di potere USA esaminano le contraddizioni di questa società in cui l’uomo si crede libero, mentre sta diventando sempre più uomo-massa, strumentalizzato dall’alto attraverso la burocrazia, l’informazione, l’industrialismo, l’urbanesimo. Proprio questi studi sulla burocrazia e sulla classe media americana mettono in rilievo lo stato di alienazione e spersonalizzazione del lavoro, con un sistema di potere in cui la razionalità è prima di tutto manipolazione occulta del mondo. Mills è stato critico-accusatore dell’ideazione struttural-funzionalista di Talcott Parsons, considerando le teorie parsoniane strumento teorico dello status quo e sua giustificazione.
È ricordato soprattutto per aver studiato la struttura del potere negli Stati Uniti d’America nel suo libro Le elite del potere (The power élite – 1956). Tale struttura secondo Mills è costituita dalla triade della élite economica, di quella politica e di quella militare, intendendo come élite il gruppo organizzato di persone che si trovano ai vertici di queste tre istituzioni. Le élite del potere fu attentamente studiato da Fidel Castro e Che Guevara nelle prime fasi della rivoluzione cubana, che all’epoca Mills vedeva con simpatia come possibile terza alternativa tra capitalismo e bolscevismo.

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